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Come realizzare la tua attività di link building SEO

Miora Miora

Il link building SEO è parte integrante delle strategie SEO di molti specialisti. Dopo aver eseguito un audit completo del tuo sito web: tecnico, semantico… È tempo di preparare la tua attività di link building. Da dove cominciare? Come fare?

Prima di iniziare una campagna di link building SEO

È importante effettuare un audit di link building per determinare il profilo di link in entrata o backlink che appare sul tuo sito web. Avrai a disposizione molti strumenti quali Ahref, Semrush, SEObserver o Majestic. L’obiettivo è quello di stilare un inventario del tuo sito web e quello della concorrenza.

Per garantire l’efficacia di una buona strategia di link building SEO, è necessario verificare regolarmente i backlink. Ecco una lista di domande che potresti porti:

  • Quanti link in entrata possiedo?
  • Qual è l’autorità dei siti dei backlink?
  • Qual è la natura dei miei collegamenti?
  • Da dove vengono i link?
  • Quali sono i temi dei siti da cui provengono i miei link?
  • Come sono stati creati?
  • Qual è il link di ancoraggio utilizzato?
  • Quali sono le pagine di destinazione dei miei link?
  • In quanto tempo ottengo i miei link?
  • Quanti link ho perso?
  • Qual è l’evoluzione del mio sito sulle parole chiave mirate?
  • Quali sono le mie parole chiave posizionate?
  • Qual è la mia concorrenza?

Quanti link in entrata possiedo?

Bisogna determinare il numero di backlink. Questi link provengono da un singolo dominio o da più domini diversi? Ciò permette di identificare se i tuoi link sono presenti su tutte le pagine di uno stesso sito, ad esempio in footer o su più siti differenti.

Qual è l’autorità dei siti dei backlink?

Bisogna identificare se la qualità dei link che percepisci è buona: Trust Flow, Citation Flow, Dominio Rating o Domain Autority, sia sull’URL preciso di provenienza che sul dominio principale.

Qual è la natura dei miei link?

Bisogna conoscere i tipi di link. Può trattarsi di link «dofollow», «nofollow», «Ugc» o «Sponsored». Questo permette di misurare il vostro equilibrio naturale di link. Possedere solo link in dofollow può sembrare artificiale agli occhi di Google.

Da dove vengono i miei link?

I backlink provengono da blog, siti di notizie, siti di e-commerce o siti governativi?

Quali sono i temi dei siti da cui provengono i miei link?

I siti da cui provengono i miei link sono della stessa tematica della mia attività?

Come sono stati creati?

I link sono stati creati attraverso una campagna di comunicazione, relazioni con la stampa, articoli di esperti… ?

Qual è il link di ancoraggio utilizzato (o collegamento ipertestuale)?

La definizione delle ancore è abbastanza diversa tra i consulenti SEO. L’importante è solo comprendere il principio di base. Le ancore ottenute sono: over-ottimizzata o esatta: link building (contiene solo parole chiave esatte), ottimizzate: Link building Agency (contiene parole chiave + stop word) semi-ottimizzato. Paper Club, agenzia di link building a Parigi o acquistare backlink attraverso la nostra agenzia (contiene parole chiave + marca + stop word) non ottimizzata o disorientata o naturale: «Clicca qui» o «https//paper.club» o «Paper Club» (sono termini generici, url o brand, non contiene parole chiave). Fate attenzione a gestire bene l’equilibrio delle vostre ancore!

Quali sono le pagine di destinazione dei miei link?

È solo la home page? Pagine su prodotti o servizi? Conoscere il succo SEO permette di distribuirlo meglio in seguito e quindi di ottimizzare le pagine per una migliore mesh.

In quanto tempo ottengo i miei link?

È uno al mese? 2 al mese o più? È necessario sapere quanti link hai ottenuto per pianificare la tua campagna. Una campagna si realizza nel tempo e progressivamente.

Quanti link sono stati persi?

Quanti link perdi ogni mese? E perché? C’è la possibilità di recuperarli?

Qual è l’evoluzione del mio sito sulle mie parole chiave target?

Conoscere l’evoluzione del posizionamento delle tue parole chiave sulla SERP è un imperativo in quanto può avere conseguenze positive o negative sul tuo business. Avere un buon tracking di parole chiave tramite strumenti come Monitank, Cocolize, Semrush è necessario soprattutto per seguire anche la concorrenza.

Quali sono le mie parole chiave posizionate?

Conoscere le tue parole chiave che si posizionano sui motori di ricerca potrebbe aiutarti a cambiare la tua strategia di parole chiave mirate.

Qual è la mia concorrenza?

Ci sono degli aspetti da considerare sulla concorrenza che conosciamo poichè hanno la stessa attività e vendono gli stessi prodotti sui motori di ricerca attraverso parole chiave mirate. Bisogna quindi capire bene ciò che quest’ultima ha messo in atto. Ciò permette di conoscere lo sforzo da compiere per arrivare a posizionarsi meglio e capire le ragioni per le quali sono posizionati prima di te. Possiedono più link? Quali sono le ancore definite? Quali pagine? ecc.